Percorso ai margini della periferia di Roma Est per scoprire e riscoprire quanto le periferie siano luoghi “marginali” solo per posizione ma non per importanza storica, culturale e ambientale.
Punto di partenza: Parco Fabio Montagna – Punto di Arrivo – Parco Pasolini
TEMPO TOTALE DI PERCORRENZA: 2 ORE E 19 MINUTI
DISTANZA TOTALE PERCORSA: 10 KM E 800 M
P: Punto di partenza: Parco Fabio Montagna (Via Virgilio Guidi, Quartiere La Rustica)
1 Parco Fabio Montagna
Il parco Fabio Montagna è un’area incastonata nel punto verde qualità di via Virgilio Guidi e all’interno di un progetto che nasce negli anni ’90.
I punti verde qualità sono aree pubbliche vengono realizzate strutture sportive di base (campi di calcio, basket, pallavolo, ecc.) grazie ad un’intesa tra Comune di Roma, concessionario delle aree, CONI e Credito Sportivo Italiano, che concede mutui a tassi particolarmente agevolati ai soggetti privati che si occupano della costruzione e della gestione delle strutture stesse.
All’interno del parco infatti è stato inaugurato il centro sportivo Physical Village.
Il parco è intitolato al tenente Fabio Montagna, casco blu dell’Onu morto nel 1993 in Monzambico durante la missione di pace denominata Albatros a soli 28 anni.
All’interno dell’area verde è oggi visibile un breve tratto, abbastanza ben conservato, dell’antica via Collatina (antica strada romana che conduceva a Collatia), venuta alla luce durante i lavori per la realizzazione del parco. In parte è stata reinterrata, in parte è visibile all’interno del parco Fabio Montagna.
Considerando che probabilmente dove oggi sorge il quartiere de La Rustica vi era un’antica città romana e che la via Collatina antica passa proprio qui, qualche archeologo ritiene che è in questo luogo che sorgeva la città di Collatia.
2 Albero di ulivo Via Raffaele Costi (dal parco Fabio Montagna a Via Raffaele Costi la distanza è di circa 1 km, con un tempo medio di percorrenza di 15’)
In via Raffaele Costi, di fronte all’ingresso di una azienda al civico 90, è possibile ammirare un albero di ulivo notevole per architettura, dimensioni ed età.
3 Stazione di Tor Sapienza (da via Raffaele Costi alla stazione di Tor Sapienza la distanza è di 1.2 km, con un tempo di percorrenza di circa 17’)
Si raggiunge la Stazione di Tor Sapienza (vedi percorso Cervelletta-Mistica), percorrendo Via di Tor Cervara. La stazione è stata realizzata all’interno della galleria artificiale nella trincea della ferrovia Roma-Sulmona-Pescara, raddoppiata fino a Lunghezza e affiancata dalla linea TAV per Napoli. L’attuale stazione sostituisce quella originaria (situata in posizione più scomoda), di cui oggi non rimane traccia poiché il fabbricato è stato demolito nel 2005.
4 Parco Morandi (dalla stazione di Tor Sapienza al Parco Morandi la distanza è di 1.5 km, con un tempo di percorrenza di circa 20’)
Dalla stazione si percorre Piazza G. Raggio, Via degli Armenti e attraversando la Via Collatina, si raggiunge Viale G. De Chirico e si entra nell’ area verde posta tra viale Giorgio Morandi e via Gino Severini. Lo spazio, recentemente sistemato, dispone di ampi prati che spesso i cittadini utilizzano per portare a spasso i cani e di alcuni gazebi in legno per ripararsi dal sole.
Nel mese di giugno i prati si riempiono di Hypericum perforatum, pianta conosciuta come “erba di San Giovanni”poiché secondo antiche usanze viene raccolta in particolare il 24giugno, giorno dedicato a San Giovanni. Vuole la tradizione popolare, infatti, che le erbe raccolte in questa notte abbiano un potere particolare, siano in grado di scacciare ogni malattia e tutte le loro caratteristiche e proprietà siano esaltate e alla massima potenza. In particolare i fiori di iperico sono utilizzati per produrre un oleolito benefico per la salute della pelle ma non solo. Tra le proprietà più note dell’Iperico c’è la sua capacità di combattere gli stati depressivi e ansiosi. L’erba di San Giovanni è infatti considerata un potente antidepressivo naturale e utilizzata sola o in combinazione con altri rimedi naturali (come ad esempio la passiflora o la valeriana) in caso oltre a problemi legati all’umore ci siano anche contemporaneamente disturbi come insonnia o ansia.
5 Complesso di case popolari Via Giorgio Morandi e quartiere di Tor Sapienza (dal Parco Morandi alle case popolari la distanza è di 200 mt, con un tempo di percorrenza di circa 2’)
Viale Giorgio Morandi è un anello, una strada che circonda un complesso di case popolari dell’Azienda territoriale per i servizi residenziali di Roma (Ater).
In otto palazzi di cemento costruiti nel 1975 a Tor Sapienza vivono circa duemila persone lungo un perimetro di un chilometro.
Le case popolari di viale Morandi, come quelle di Corviale e di Laurentino 38, furono costruite negli anni settanta per dare un alloggio alle migliaia di baraccati che vivevano nella capitale.
Il palazzone di viale Giorgio Morandi domina Tor Sapienza da una collina, è stato progettato, come altri edifici popolari dell’epoca, come unità abitativa autosufficiente, separata dal resto del quartiere e circondata dal verde, con una corte all’interno che doveva ospitare negozi e servizi.
Ma i negozi hanno chiuso e i servizi sono stati abbandonati, e così le costruzioni centrali nel cortile sono state occupate da numerose famiglie che vivono anche nei garage.
Con il passare degli anni, la mancanza di manutenzione delle aree esterne (con il palleggio di competenze fra Iacp-Ater e Comune di Roma), il progressivo trasferimento di alcune strutture pubbliche (la biblioteca comunale, un presidio della Asl RMB), l’abbandono e il degrado hanno creato la gravissima situazione di disagio sociale che è sotto gli occhi di tutti.
Nel cuore del cortile di via Morandi, tra le costruzioni occupate c’è uno spazio per l’assistenza diurna dei ragazzi, gestito dall’Associazione Antropos, e il Centro Culturale Municipale Giorgio Morandi.
5.1 Centro culturale Giorgio Morandi
Al disimpegno delle istituzioni fa da contrappeso positivo il prezioso impegno dei due centri culturali municipali “M.Testa” e “G.Morandi” di presenza costante nel territorio con varie iniziative anche interculturali e proposte concrete per lo sviluppo del quartiere. In tale ambito è sorta e sviluppata la proficua collaborazione con le associazioni del quartiere, le scuole, l’università.
All’ingresso del Centro culturale Giorgio Morandi, sono stati realizzati dei bellissimi murales. Uomini stilizzati affiancati a delle papere (hanno le ali ma non volano). Alberi antropomorfi, volpi e farfalle. Il volto di un uomo noto: il pittore Giorgio Morandi. Sono i graffiti di Pino Volpino, Mauro Sgarbi. Di Carlo Gori , Beetroot e Aladin Hussein.
Tutto questo nel tentativo di contaminare il brutto con il bello, con la convinzione che un mondo a colori possa aprire lo sguardo sulla bellezza del “diverso” e quindi sulla possibilità di una maggiore integrazione sociale ed ambientale.
5.2 Scuola Dickinson (Via Luigi Nono) (dal centro culturale G. Morandi alla scuola Dickinson la distanza è di 500 mt, con un tempo di percorrenza di circa 6’)
Uscendo dal Centro Culturale e dal palazzone dell’ATER, si raggiunge la Scuola E. Dickinson (I.C. Pirotta), dove sono stati realizzati orti didattici legati al progetto.
5.3 Parco Barone Rampante e Ponte Ilaria Alpi (Da via L. Nono al parco del Barone Rampante la distanza è di 100 mt con un tempo di percorrenza di circa 1’)
Il Parco Barone Rampante è un’area verde di circa 10mila metri quadrati circoscritta tra via Tranquillo Cremona, viale Giorgio Morandi, via Roberto Melli e viale Giorgio De Chirico. Nel 2003 fu inaugurato il grande ponte di legno “Ilaria Alpi” che nell’ambito del progetto “Il barone rampante” unisce i parchi di Tor Sapienza e Morandi sovrastando il viale De Chirico, che necessita di una costante manutenzione.
6 Casale Rosso (Via Franco Angeli) (Dal parco del Barone Rampante al Casale Rosso la distanza è di 900 mt con un tempo di percorrenza di circa 9’)
Da viale Morandi, percorrendo via Campigli, si arriva su piazzale Pino Pascali e via Franco Angeli, da cui si accede nell’area di Casale Rosso. La zona prende il nome da un casale, di colore rosso, posto su di una collinetta. L’area è stata bonificata fra il 2000 e il 2001 con l’inizio della costruzione delle 10 palazzine del PdZ B34, poste sul lato sinistro del nuovo viale dedicato al pittore Franco Angeli. Durante gli scavi, nel 2002, fu trovato un basolato romano che comportò una variante al piano di zona stesso. Nell’area è presente un piccolo parco.
7 Parco Prampolini (Via Camillo Prampolini) (Da Casale Rosso al Parco Prampolini la distanza è di 1.1 km con un tempo di percorrenza di circa 14’)
Da Casale Rosso si attraversa viale Palmiro Togliatti e si percorre Via Perlasca, dove incontriamo il Teatro Tendastrisce. La sala Consiglio del Municipio e l’I.T.I. S. Giorgi, fino ad arrivare a Via Prampolini, dove si trova il parco. Il parco Prampolini è un’area verde di forma rettangolare molto estesa, nella quale è stata realizzata una vera e propria opera di bonifica, resa necessaria dal lungo abbandono. La vegetazione infestante aveva reso quasi impraticabile l’area nella quale in passato esisteva anche un frutteto. Così è stata recintata, con l’idea di regolarne l’accesso, come avviene per le ville. All’interno, creati dei percorsi, perimetrati da un impianto di illuminazione notturna. Il vecchio casale a due piani è stato restaurato.
Nell’isolato delimitato da via Giovanni Battista Valente da un lato, via Guido Lay e via Camillo Prampolini dall’altro, sono stati costruiti nuovi palazzi ed è in via di edificazione un nuovo centro commerciale.
8 Via Dino Penazzato (Biblioteca Pennazzato) (Dal Parco Prampolini a via D. Penazzato la distanza è di 800 mt con un tempo di percorrenza di circa 10’)
Percorrendo Via valente si incrocia Via D. Penazzato, dove si trova una delle biblioteche del circuito “Biblioteche di Roma”. Tra i servizi che la biblioteca Dino Penazzato offre vi sono quelli di consultazione; lettura e studio in sede; prestito di documenti (libri, video, audio, riviste), emeroteca; ascolto e visione di documenti audiovisivi; attività culturali e di promozione alla lettura (adulti, bambini e ragazzi); corsi d’italiano per stranieri e laboratori per bambini; visite guidate su prenotazione (per scuole, gruppi e associazioni).
9 Giardino Danilo Di Veglia (Dalla biblioteca D. Penazzato al Giardino D. Di Veglia la distanza è di 100 mt con un tempo di percorrenza di circa 1’)
Tra il parco e gli abitanti della zona c’è un forte legame sentimentale perché è dedicato alla memoria di Danilo Di Veglia, un ragazzo del quartiere tragicamente scomparso in un incendio circa dieci anni fa.
Entrando nel giardino si ha l’immediata sensazione di trovarsi in un posto dove l’iniziale volontà dei cittadini nella cura dell’area è stata sostituita dall’incuria e dal degrado. Aiuole di piante tropicali e desertiche infatti, persistono tra i rifiuti presenti. La cosa che più colpisce è la differenza di manutenzione tra quest’area l’adiacente parco Domenico Taverna. Eppure distano solo qualche decina di metri l’uno dall’altro. La ragione, come spiega una petizione cittadina per il ripristino del decoro, sta nel fatto che nel giardino Danilo Di Veglia sarebbe dovuto sorgere un parcheggio sotterraneo ma i lavori si sono protratti fino alla scoperta di una falda acquifera nel sottosuolo. Attualmente, dopo anni di interruzione dei lavori, non è ancora stata bonificata la zona dal materiale portato sul vecchio cantiere. Purtroppo attualmente l’area non può essere toccata perché c’è una causa legale in corso e dunque ecco la causa della cattiva manutenzione dell’area.
10 Parco Achille Grandi (Dal giardino Danilo Di Veglia al Parco Achille Grandi la distanza è di 100 mt con un tempo di percorrenza di circa 1’)
Adiacente al giardino Di veglia, troviamo il parco Achille Grandi, che occupa una superficie 18.000 mq ed è stato risistemato nel 1997 con nuovi ingressi e aiuole. In primavera una ricca fioritura di Prunus pissardi colora di rosa il perimetro dell’area verde. Vi è anche un’area gioco per i piccoli ma attualmente, purtroppo, anche quest’area è in stato di abbandono.
11 Parco Domenico Taverna (dal Parco Achille Grandi al parco Domenico Taverna la distanza è di 700 mt con un tempo di percorrenza di circa 9’)
Si percorre Via Collatina e all’innesto con viale Venezia Giulia si svolta sulla sinistra, dove troviamo una area verde, stretta e lunga. Questo parco è stato ristrutturato nel 1996. Lo caratterizzano imponenti gelsi, tigli, lecci e pioppi, intorno a un gazebo in ferro con un’area attrezzata per i picnic.
12 Area verde via Spencer (dal parco Domenico Taverna all’area verde di via Spencer la distanza è di 150 mt con un tempo di percorrenza di circa 2’)
Quest’area si trova al di sopra della linea ferroviaria della Tav (Treni Alta Velocità) che da via Hebert Spencer va fino a via Grotte di Gregna e viale della Serenissima con una estensione di terreno a vocazione agricola che arriva fino alla tangenziale Roma/L’Aquila.
Un terreno ricco di acqua sorgiva che si collega direttamente ai sentieri già realizzati da anni nel Parco della Valle dell’Aniene che si collega direttamente alla Cervelletta. Oggi purtroppo l’area è in disuso ma sono diverse le associazioni di cittadini che vorrebbero poter realizzare degli orti urbani in quest’area.
12 Bis Stazione Serenissima
L’area verde di Via Spencer conduce fino alla stazione della Serenissima, oggi aperta e funzionante. La stazione è stata realizzata all’interno della galleria artificiale nella trincea della ferrovia Roma-Sulmona-Pescara, raddoppiata fino a Lunghezza e affiancata dalla linea TAV per Napoli. Oltrepassata la stazione si passa sotto al ponte di Viale della Serenissima per dirigersi verso Via Pisino.
13 Case popolari Viale della Venezia Giulia (dall’area verde di via Spencer a viale della Venezia Giulia la distanza è di 1 km con un tempo di percorrenza di circa 13’)
Gli edifici di Viale della Venezia Giulia sono stati costruiti negli anni ’50 del 1900 per una spesa totale dell’epoca di quattro miliardi. Il progetto fu affidato a Saverio Muratori e Mario De Renzi che tentarono una semplificazione architettonica nei volumi e una sperimentazione aggregativa dei tipi edilizi.
Il quartiere si compone di due tipi edilizi: edifici in linea ed edifici a torre. Le costruzioni sono costituite da un pianoterreno rialzato e tre piani superiori. Come per altri progetti, i due architetti vollero dare risalto alla giustapposizione di diverse tipologie edilizie, alla ricerca del movimento e all’utilizzo dell’elementi del verde, che viene utilizzato tra un edificio e l’altro conferendo al complesso un buon livello di abitabilità.
Negli appartamenti vi è posto anche per famiglie numerose poiché ce ne sono di diversa ampiezza (si tratta di 2000 appartamenti comprendenti 10000 vani). Il piano separa le funzioni abitative da quelle commerciali ed il piccolo artigianato che sono relegate a fenomeni disseminati in diversi punti del complesso e sono costituiti da edifici ad un solo piano.
Altri corpi di fabbrica destinati ad attività commerciali ed artigianali, completamente autonomi dagli edifici di abitazione, sono collocati in alcuni punti del complesso. Nel 1955 risultano già costruiti nove dei dieci lotti che costituivano il progetto totale e si sta per ultimare il decimo. Nel complesso era prevista sin dall’inizio la costruzione del mercato, della scuola e la realizzazione di campi sportivi e di un parco pubblico a cui erano destinati 10 ettari di terreno.
14 Via Pisino, Associazione “Sguardoingiro” (da viale della Venezia Giulia a via Pisino la distanza è di 500 m con un tempo di percorrenza di circa 7’)
Sguardoingiro nasce a Roma nel 2010 dall’incontro di professionisti del mondo della comunicazione. Il gruppo, già collaudato da anni di esperienze comuni, progetti a confronto e percorsi di lavoro condivisi, si compone da esperti del settore multimediale, creativo ed audiovisivo. Inoltre si avvale dell’ausilio di collaboratori esterni qualificati come web master, tecnici del suono, grafici, animatori web, sceneggiatori e montatori cinematografici. I principali obiettivi dell’associazione sono diffondere la conoscenza in materia di tecniche audiovisive soprattutto tra i giovani e la promozione di progetti audiovisivi e culturali di vario genere.
15 Largo Delle Terme Gordiane: Da Via Pisino, dopo aver imboccato Viale della Venezia Giulia, si giunge a Largo delle Terme Gordiane dove vi è una targa in memoria ai caduti. Purtroppo oggi è rimasto poco del monumento ma l’area, essendo dotata di panchine, può essere un buon punto per una sosta.
VARIANTE Via Montona
Addentrandosi nel quartiere si può arrivare in un angolo di Roma davvero suggestivo: gli ORTIRISORTI. Alla fine di via Montona si trova un’area verde appartenente alle Ferrovie dello Stato. Entrando nel cancello che circoscrive l’area si giunge nella zona più alta dove un gruppo di cittadini ha realizzato degli orti urbani. Piccoli gazebo, simpatici spaventapasseri e dolci coniglietti rendono questo posto davvero piacevole. Ogni angolo è curato nel minimo dettaglio, dalla sedia al vaso di fiori, dall’aiuola fino alla gabbietta degli uccellini con tanto di spiegazione scientifica.
16 Villa Gordiani -> Vedi percorso n. 1 realizzato dai ragazzi di “Garanzia Giovani”
VARIANTE: Piazza Ronchi (da viale della Venezia Giulia a piazza Ronchi la distanza è di 550 mt con un tempo di percorrenza di circa 7’)
I ruderi esistenti in piazza Ronchi sono probabilmente pertinenti ad una cisterna costruita in opera laterizia, con uso di mattoni gialli e rossi e nucleo interno in scaglie di tufo.
Del manufatto, che doveva essere a pianta rettangolare, si conservano in parte solo due pareti per una altezza massima di m. 2,20; in un angolo sono visibili i resti del rivestimento in cocciopesto che serviva per rendere impermeabili le murature. All’esterno sulle pareti si trova una serie di contrafforti, mentre in uno dei muri meglio conservati si apre una porta, o una finestra, larga cm. 90 con soglia di travertino, forse inserita in una seconda fase costruttiva.
A: Punto di Arrivo – Parco Pasolini
17 Parco Pasolini (da Villa dei Gordiani – su viale della Venezia Giulia – al parco Pasolini la distanza è di 400 mt con un tempo di percorrenza di circa 5’)
A 30 anni dalla morte di Pasolini Roma lo ricorda dedicandogli un parco nel cuore del Prenestino, proprio in quella periferia protagonista dei libri e dei film dello scrittore. Entrata del parco da via della Venezia Giulia. L’area attualmente si necessita di una maggiore attenzione e manutenzione. Adiacente all’area si trova la stazione Prenestina.